Evvai! Si continua con la staffetta di Compagni di Blogger
Come vi ho sempre detto, amo il Natale!!!
Lo amo per i suoi
colori, ma soprattutto per i suoi profumi… profumi di famiglia… profumi di
dolci… profumi di struffoli, di calzoncelli e…. di cartellate!
Tutti sanno che le cartellate sono dolci natalizi tipici
pugliesi, ma pochi sono al corrente che essi facciano parte anche della
tradizione lucana.
A casa mia si chiamano “Rosoni”, in quella di Michele D., un
mio caro amico di Pietragalla, prendono il nome di “Crustl”, la mamma della mia
cara Matilde, di Grassano in provincia di Matera, invece le chiama “Casatedd”
cioè “canestrelli”, e ancora a casa di Michele B., altro mio amico di Potenza
vengono chiamate “Scrupped” e ieri sera su fb Antonio mi ha detto che a Palazzo
San Gervasio prendono il nome di “Crspecchi”.
Insomma, veramente chi
più ne ha, più ne metta!
Ma di certo so che mia nonna le preparava sempre e quando da
piccola mi mettevo vicino a lei per giocare con l’impasto, e come al mio solito
combinavo guai, per tenermi buona mi
raccontava di quando le preparava con la mia mamma e le mie zie…
Ognuno di loro
aveva un compito… nonna stendeva la pasta, mamma passava la rotellina, le mie
zie arricciavano e chiudevano questi meravigliosi dolci…
Insomma una vera e
propria catena di montaggio!!!!!!!!!!
La tradizione vuole che si usi solo farina00 anche se ho
letto di ricette che utilizzavano anche semola, ma francamente oggi ho deciso
di distaccarmici e l’ho fatto per curiosità.
Su Gennarino, qui precisamente, ho trovato questa ricetta
propostaci da Glutine presentata con un passo, passo preciso che consiglio di
vedere prima di iniziare la preparazione.
Si parla di metà00 e metà0… cosa del tutto insolita… la 0 non è certo
una farina molto utilizzata nel Meridione, almeno fino a qualche annetto fa…
La curiosità e tutte quelle belle bollicine che vedevo sulle foto di Glutine mi hanno spinto… è da una vita che preparo quelle
con solo farina00… volevo cambiare!
Be’, sono rimasta proprio soddisfatta!!!!!!
Rispetto alla ricetta, mi sono distaccata in due momenti…
- - Ho
fritto in olio di oliva
- - Utilizzando
lo stesso procedimento, ho intinto tutto nel miele invece che nel vino cotto di
fichi o ficotto. Ma se voi voleste provare il Ficotto andate qui e lo
troverete.
LE CARTELLATE di Glutine
Ingredienti (per
50 pezzi circa):
250 gr farina 0
250 farina 00 per dolci
¼ di cucchiaino di sale
100 gr vino bianco secco
50 gr olio extravergine pugliese
80 gr acqua circa
1 litro di vin cotto di fichi (Io 500gr di MIELE)
un pezzetto di cannella ( non la ho utilizzata)
olio di arachidi o di riso per friggere (Io OLIO DI OLIVA)
250 gr farina 0
250 farina 00 per dolci
¼ di cucchiaino di sale
100 gr vino bianco secco
50 gr olio extravergine pugliese
80 gr acqua circa
1 litro di vin cotto di fichi (Io 500gr di MIELE)
un pezzetto di cannella ( non la ho utilizzata)
olio di arachidi o di riso per friggere (Io OLIO DI OLIVA)
Come procedere:
Mescolare e stacciare le farine sul tagliere, formare poi una larga fontana.
Scaldare sul fuoco il vino insieme all’olio, all’acqua e al sale.
Porre i liquidi al centro della fontana e formare l’impasto. (Io ho formato l'impasto in una ciotola profonda, ed una volta amalgamati gli ingredienti ho impastato sul piano).
Impastare qualche minuto la massa che deve risultare non troppo morbida (poco più soda dell’impasto della sfoglia emiliana).
Far riposare l’impasto coperto almeno mezz’ora (durante questa fase diverrà più morbido).
Mescolare e stacciare le farine sul tagliere, formare poi una larga fontana.
Scaldare sul fuoco il vino insieme all’olio, all’acqua e al sale.
Porre i liquidi al centro della fontana e formare l’impasto. (Io ho formato l'impasto in una ciotola profonda, ed una volta amalgamati gli ingredienti ho impastato sul piano).
Impastare qualche minuto la massa che deve risultare non troppo morbida (poco più soda dell’impasto della sfoglia emiliana).
Far riposare l’impasto coperto almeno mezz’ora (durante questa fase diverrà più morbido).
Tirare con la macchinetta (sino al penultimo buco) delle
sfoglie sottili. (Io vi consiglierei fino all'ultimo buco)
Ricavare con la spronella delle strisce di pasta lunghe circa 33 cm e larghe 3,5/4 cm.
Ricavare con la spronella delle strisce di pasta lunghe circa 33 cm e larghe 3,5/4 cm.
Piegare per il lato lungo la striscia e unire ad intervalli,
con la pressione delle dita, i lembi di pasta.
Formare delle roselline arrotolando e saldando parti intermedie e la parte finale.
Formare delle roselline arrotolando e saldando parti intermedie e la parte finale.
Lasciare asciugare una notte.
Friggere in olio caldo (se di arachidi 180°, se di riso 210°
circa) e sgocciolare bene per qualche ora.
Tuffare, per mezzo minuto circa, le cartellate in vin cotto
di fichi riscaldato con un pezzetto di cannella. Sgrondare (ma non troppo!) il
liquido in eccesso. Far riposare qualche giorno prima di gustarle.
Circa l'abbinamento Luciano Pignataro gentilmente ci consiglia:
"Le cartellate ci richiamano a due vini dolci regionali molto
buoni. Per la Basilicata segnaliamo L'Ambra di Eleano, esplosione di profumi di
macchia mediterranea, in Puglia andiamo sul Moscato di Trani di Di Filippo,
azienda che ha scelto di specializzarsi su questo fantastico vitigno."
Vi ricordo inoltre che dalla mia bravissima Pasqualina c'è oggi uno Stollen che vi aspetta!!!!!!!
E domani invece???????