Ci sono periodi in cui non si ha il tempo, né la forza di scrivere un solo rigo; questo, per me, è uno di quelli. Gli impegni di lavoro sono veramente tanti e di conseguenza, mio malgrado, sono costretta a trascurare il resto. Ma stasera ho detto basta…mi rilasso un po’!!! Ho abbandonato libri e scartoffie varie e mi sono dedicata al blog.
Eravamo rimasti al mercatino, e vi avevo anticipato che c’erano ancora due ricette che volevo mostrarvi. Una è questa
Ho una sola parola per definire questi pasticcini di pasta di mandorle, MERAVIGLIOSI!
La ricetta proviene da un video pubblicitario dell’ Etoile ed io, grazie a Teresa che tempo addietro l’ha fatta conoscere su Gennarino in questa discussione e che me l’ha consigliata, ho deciso di provarla. All’inizio avevo timore; la prima ed unica volta in cui avevo provato a fare pasticcini di pasta di mandorle avevo fallito miseramente……..certi mattoncini gommosi erano venuti fuori, hihihiJ)) Poi, però, ho deciso di ritentare e ho fatto benissimo.
Avete presente le paste di mandorle delle pasticcerie??? Ecco…. uguali se non migliori!!!!!!! Morbide, profumate, una vera chicca. E la cosa bella è che queste caratteristiche vengono mantenute per parecchi giorni. Guardate la morbidezza dell’interno dopo 5 giorni dalla loro preparazione.
Mamma mia….ancora adesso, scrivendo e guardandole, si concretizza il loro sapore nella mia mente. Che acquolinaaaaaaaaaa!!!!
La loro particolarità è quella di miscelare alle mandorle i canditi di arancia tritati, ma meglio di me questo tipo di pasta di mandorle viene descritta da Teresa qui, pagina da cui copio la ricetta in maniera integrale.
Paste di mandorla Etoile
Eravamo rimasti al mercatino, e vi avevo anticipato che c’erano ancora due ricette che volevo mostrarvi. Una è questa
Ho una sola parola per definire questi pasticcini di pasta di mandorle, MERAVIGLIOSI!
La ricetta proviene da un video pubblicitario dell’ Etoile ed io, grazie a Teresa che tempo addietro l’ha fatta conoscere su Gennarino in questa discussione e che me l’ha consigliata, ho deciso di provarla. All’inizio avevo timore; la prima ed unica volta in cui avevo provato a fare pasticcini di pasta di mandorle avevo fallito miseramente……..certi mattoncini gommosi erano venuti fuori, hihihiJ)) Poi, però, ho deciso di ritentare e ho fatto benissimo.
Avete presente le paste di mandorle delle pasticcerie??? Ecco…. uguali se non migliori!!!!!!! Morbide, profumate, una vera chicca. E la cosa bella è che queste caratteristiche vengono mantenute per parecchi giorni. Guardate la morbidezza dell’interno dopo 5 giorni dalla loro preparazione.
Mamma mia….ancora adesso, scrivendo e guardandole, si concretizza il loro sapore nella mia mente. Che acquolinaaaaaaaaaa!!!!
La loro particolarità è quella di miscelare alle mandorle i canditi di arancia tritati, ma meglio di me questo tipo di pasta di mandorle viene descritta da Teresa qui, pagina da cui copio la ricetta in maniera integrale.
Paste di mandorla Etoile
Una ricetta di pasta di mandorla particolarmente morbida ed aromatica, molto simile a quelle più tipicamente siciliane. Il segreto e' nella frutta candita tritata finissima, quasi ridotta in crema, mescolata all'impasto di mandorla. Facoltativo, ma consigliabile, l'aggiunta di qualche mandorla amara.
1 chilo di mandorle
800 gr di zucchero (preferibilmente aromatizzato alla vaniglia naturale)
200 gr di scorze di arancio candite
50 gr di miele di acacia
350 gr di albume
Innanzitutto, le mandorle vanno ridotte in farina. Ovviamente, se si ha la possiblità di acquistare della buona farina di mandorle, questo passaggio può essere saltato rendendo ancora più veloce l'esecuzione della ricetta. Il secondo passo, sarà poi quello di ridurre in crema le bucce di arancia: per questo, si può usare un frullatore oppure, ancora meglio, un mortaio.
A questo punto, si può passare alla preparazione dei pasticcini. Si versa la farina di mandorle in una ciotola e a questa si aggiungono gli altri ingredienti. Si mescola con un cucchiaio fino a quando tutti gli ingredienti non si siano ben amalgamati (se l'impasto vi sembra troppo duro, potete aggiungere un altro po' di albume) e lo si mette in una tasca per dolci. I pasticcini vengono quindi formati spremendo direttamente l'impasto su una teglia coperta di carta da forno e possono essere decorati in modo diverso (con una ciliegia candita, una mandorla, un pezzetto di buccia candita, un chicco di caffè, etc.).
Si lasciano quindi riposare per una notte intera (non è il caso di avere fretta: un riposo più breve impedirà loro di mantenere la forma in cottura) e poi si infornano a circa 180-200 gradi. La temperatura del forno non può essere indicata con esattezza: dipende infatti dalle caratteristiche di ognuno. Occorrerà quindi fare delle prove, in modo da trovare quella giusta per il proprio modello. E' importante però che, a fine cottura i pasticcini appaiano dorati all'esterno ma siano ancora ben morbidi all'interno (si induriranno un po' raffreddandosi).
Grazie Teresa:)