L’Autunno e le sue “foglie”, da sempre, sono metafora della fugacità del tempo e della precarietà della vita.
Per me è altro! Le sue foglie rappresentano altro!!!
Rappresentano il tepore della famiglia; la gioia di stare a casa mentre fuori piove, magari con l’odore di brioche o di pane che fa da sottofondo.
E ancora, riflessione e rilassatezza; spesso, durante i miei infiniti viaggi in macchina, mi fermo ad osservare i bellissimi panorami ricchi di boschi della mia regione che, come in un quadro, si colorano di mille sfumature. In questi momenti, godo appieno di tutto ciò che mi circonda: dell’odore del muschio e della terra umida e ricca, dei tappeti di ricci e castagne, dei funghi dalle forme e tipologie più svariate, e delle foglie, le magnifiche foglie rosse.
Per me è altro! Le sue foglie rappresentano altro!!!
Rappresentano il tepore della famiglia; la gioia di stare a casa mentre fuori piove, magari con l’odore di brioche o di pane che fa da sottofondo.
E ancora, riflessione e rilassatezza; spesso, durante i miei infiniti viaggi in macchina, mi fermo ad osservare i bellissimi panorami ricchi di boschi della mia regione che, come in un quadro, si colorano di mille sfumature. In questi momenti, godo appieno di tutto ciò che mi circonda: dell’odore del muschio e della terra umida e ricca, dei tappeti di ricci e castagne, dei funghi dalle forme e tipologie più svariate, e delle foglie, le magnifiche foglie rosse.
Ed è proprio in una tipica Domenica autunnale che ho deciso di preparare queste girandoline per partecipare al “Giochino D’Autunno” di Paoletta.
E’ da tempo che penso e ripenso a che ricetta preparare, e una volta decisa la ricetta, che formatura utilizzare. Avevo considerato di fare delle ciambelline, ma alla fine ho optato per delle girandole.
Ho utilizzato tutti gli ingredienti proposti, in più, come ingrediente aggiuntivo, ho considerato le mele.
Girandole integrali con, fichi, mele, uvetta e noci.
Ingredienti:
300gr farina manitoba (la mia aveva il 14,3% di proteine)
200gr farina integrale
100gr di lievito madre (rinfrescato per 2 volte il giorno precedente. Lasciato a temperatura ambiente durante la notte e rinfrescato per la terza volta il giorno della preparazione. I rinfreschi sono avvenuti con farina manitoba).
100gr burro in pezzi (tolto dal frigo 15 minuti prima dell’uso)
80gr di zucchero
2 uova (medie)
*270cl di latte tiepido in cui, in una parte ho sciolto 7gr di lievito di birra, nell’altra il lievito madre.
5gr sale
1 tuorlo e una piccola quantità di latte per la spennellatura pre-cottura
zucchero di canna qb
Per la farcitura
Una mela renetta
Polpa di 2 fichi
5 fichi secchi
40gr di uvetta
50gr di noci spezzettate
Fate rinvenire l’uvetta nell’acqua, (voi potete utilizzare il rum, io dovevo attenermi al gioco). Levate la buccia verde ai 2 fichi e ricavatene la polpa. Sbucciate e tagliate in piccoli pezzi la mela e i fichi secchi. In una ciotola mescolate i vari ingredienti compreso le noci spezzettate ed amalgamate il tutto con la polpa di fichi.
(Voi potete aggiungere, se vi piace della cannella in polvere o amalgamare gli ingredienti con del miele o della marmellata di albicocche).
Preparazione:
Mettete nell’impastatrice le farine setacciate, il latte tiepido (mi raccomando, il latte non deve superare i 37°C altrimenti andate ad inficiare l'effetto lievitante del lievito di birra) con i lieviti sciolti, le uova. Date una mescolata rapida ed aggiungete lo zucchero.
Fate andare l’impastatrice per circa 5 minuti e poi aggiungete il sale; dopo una rapida impastata fate cadere il burro in pezzi mentre l’impastatrice è in funzione, in modo da farlo assorbire lentamente. Impastate per 20 minuti, fino a raggiungere un impasto incordato, cioè liscio, lucido, elastico. Dovrà staccarsi dalle pareti.
Girandole integrali con, fichi, mele, uvetta e noci.
Ingredienti:
300gr farina manitoba (la mia aveva il 14,3% di proteine)
200gr farina integrale
100gr di lievito madre (rinfrescato per 2 volte il giorno precedente. Lasciato a temperatura ambiente durante la notte e rinfrescato per la terza volta il giorno della preparazione. I rinfreschi sono avvenuti con farina manitoba).
100gr burro in pezzi (tolto dal frigo 15 minuti prima dell’uso)
80gr di zucchero
2 uova (medie)
*270cl di latte tiepido in cui, in una parte ho sciolto 7gr di lievito di birra, nell’altra il lievito madre.
5gr sale
1 tuorlo e una piccola quantità di latte per la spennellatura pre-cottura
zucchero di canna qb
Per la farcitura
Una mela renetta
Polpa di 2 fichi
5 fichi secchi
40gr di uvetta
50gr di noci spezzettate
Fate rinvenire l’uvetta nell’acqua, (voi potete utilizzare il rum, io dovevo attenermi al gioco). Levate la buccia verde ai 2 fichi e ricavatene la polpa. Sbucciate e tagliate in piccoli pezzi la mela e i fichi secchi. In una ciotola mescolate i vari ingredienti compreso le noci spezzettate ed amalgamate il tutto con la polpa di fichi.
(Voi potete aggiungere, se vi piace della cannella in polvere o amalgamare gli ingredienti con del miele o della marmellata di albicocche).
Preparazione:
Mettete nell’impastatrice le farine setacciate, il latte tiepido (mi raccomando, il latte non deve superare i 37°C altrimenti andate ad inficiare l'effetto lievitante del lievito di birra) con i lieviti sciolti, le uova. Date una mescolata rapida ed aggiungete lo zucchero.
Fate andare l’impastatrice per circa 5 minuti e poi aggiungete il sale; dopo una rapida impastata fate cadere il burro in pezzi mentre l’impastatrice è in funzione, in modo da farlo assorbire lentamente. Impastate per 20 minuti, fino a raggiungere un impasto incordato, cioè liscio, lucido, elastico. Dovrà staccarsi dalle pareti.
Prendete la ciotola dell’impastatrice in cui è presente l’impasto, copritela con la pellicola trasparente, ponetela nel forno spento e chiuso e lasciate raddoppiare di volume (a me ci sono volute 4 ore affinchè l’impasto raggiungesse la giusta lievitazione) e poi formate le vostre girandole.
Per la formatura è più difficile da spiegare che da fare….guardate qui
Comunque ci provo;)
Dividete l’impasto in circa 11 pezzi da 100gr, formatene palline, su ogni pallina con la spatola formare una croce, tirare i lembi dal centro verso l’esterno in modo da ottenere un quadrato cicciottello. Con le dita, partendo dal centro, cercate di stendere l’impasto ottenendo un quadrato più perfetto possibile, volendo potete utilizzare il matterello senza esercitare una forte pressione, ma io preferisco, sempre e comunque utilizzare le mani.
Per la formatura è più difficile da spiegare che da fare….guardate qui
Comunque ci provo;)
Dividete l’impasto in circa 11 pezzi da 100gr, formatene palline, su ogni pallina con la spatola formare una croce, tirare i lembi dal centro verso l’esterno in modo da ottenere un quadrato cicciottello. Con le dita, partendo dal centro, cercate di stendere l’impasto ottenendo un quadrato più perfetto possibile, volendo potete utilizzare il matterello senza esercitare una forte pressione, ma io preferisco, sempre e comunque utilizzare le mani.
Date 4 tagli in diagonale e formate 4 triangoli, stando attenti a lasciare spazio al centro in cui andrete a mettere la farcitura. Ripiegate i lembi superiori di sinistra dei triangoli sulla parte di sinistra del bordo finale del triangolo successivo….oh mamma!!! Ecco che verrà fuori
C’è anche un secondo tipo di girandola, quella classica, in cui i lembi vanno tirati al centro, eccola
La prima la adopero con farciture delle quali voglio preservarne la giusta umidità. Come potete notare, il ripieno viene ad essere quasi inglobato dall’impasto, pur rimanendo in vista, venendone di conseguenza protetto dal divenire troppo secco.
La seconda, invece, quando le cuocio in purezza, per poi aggiungere, a fine cottura la crema e la frutta fresca.
Una volta formate le girandole, ponete al centro di esse la farcitura, coprite il tutto con la pellicola e lasciate lievitare fino al raddoppio (a me ci sono volute circa 1/1,20 h). Prima di infornare spennellate di latte e tuorlo e spolverate con zucchero di canna, sia sul ripieno che sull’intera superficie.
Per ciò che concerne la cottura, mettete in forno statico e preriscaldato, sopra e sotto, per circa 15 minuti a 170 C°.
Avrete delle girandoline dalla crosta fragrante che esalterà la sofficità della fitta e profumata alveolatura.
C’è anche un secondo tipo di girandola, quella classica, in cui i lembi vanno tirati al centro, eccola
La prima la adopero con farciture delle quali voglio preservarne la giusta umidità. Come potete notare, il ripieno viene ad essere quasi inglobato dall’impasto, pur rimanendo in vista, venendone di conseguenza protetto dal divenire troppo secco.
La seconda, invece, quando le cuocio in purezza, per poi aggiungere, a fine cottura la crema e la frutta fresca.
Una volta formate le girandole, ponete al centro di esse la farcitura, coprite il tutto con la pellicola e lasciate lievitare fino al raddoppio (a me ci sono volute circa 1/1,20 h). Prima di infornare spennellate di latte e tuorlo e spolverate con zucchero di canna, sia sul ripieno che sull’intera superficie.
Per ciò che concerne la cottura, mettete in forno statico e preriscaldato, sopra e sotto, per circa 15 minuti a 170 C°.
Avrete delle girandoline dalla crosta fragrante che esalterà la sofficità della fitta e profumata alveolatura.
E come ho già scritto altre volte…
*Circa la quantità di latte da utilizzare molto dipenderà dall’idratazione del vostro lievito madre e dalla forza delle farine usate, così come i tempi di lievitazione dipenderanno da quanto arzillo sarà il vostro “bimbo”. Io ho cercato di essere il più preciso possibile, ma quando si parla di lievito madre, entra sempre e comunque in gioco il vostro occhio esperto. Ma questo già lo sapete! Anche se in questa ricetta c’è il lievito di birra che facilita il tutto;)
Grazie Paoletta!