lunedì 18 marzo 2013

Le frittelle di Maffo


Strano…  riprendere a scrivere dopo tanto tempo… e farlo per ricordare una persona… una persona che  è volata via… che neanche conosci o con la quale hai mai parlato… ma la cui morte ti ha colpito profondamente.

 Una giovane donna non c’è più… Serena amava la cucina come  la ami tu… lei scriveva su un forum come scrivi tu, anche se non lo stesso tuo… era Maffo su Coquinaria… aveva un blog come lo hai tu…  eccolo

 Insomma vite che non si sono mai intrecciate, ma molto simili… che per la prima volta si sono incontrate grazie a queste frittelle... 

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Mi sono sempre chiesta cosa fosse la morte… io non ho assolutamente una forte fede e forse non ne ho assolutamente… ma so che le persone continuano a vivere nei ricordi della gente e questo è stato il mio modo di far continuare a  vivere Serena…

In un attimo ho pensato a lei e al dolore delle sue amiche coquinarie… ed ho sofferto per loro… deve essere terribile perdere improvvisamente una persona con la quale, tramite la scrittura, ma non solo,  scambi molti momenti della tua vita…

Serena, mi dispiace non averti conosciuto prima, ma ovunque tu sia, questa è per te… l’ho scelta insieme a Pasqualina

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Ed adesso queste  ottime  frittelle…  le tipiche  frittelle della nonna… La ricetta potete trovarla qui, io ho solo diminuito il lievito a 6 gr, e messo 5 gr di sale. Ah!… E ho sciolto il lievito nell’acqua e zucchero, cinque minuti prima di iniziare il tutto...

LE FRITTELLE DI MAFFO
per 12 frittelle

250 gr farina 00
12 gr lievito di birra
150 ml di acqua tiepida
1 pizzico di sale
1 cucchiaino di zucchero
1 cucchiaio di olio d'oliva
Impastare tutto e far lievitare in luogo riparato per circa un'ora (deve raddoppiare di volume).
Sgonfiare e reimpastare lievemente, aggiungendo un poco di farina se fosse troppo "umido".
Formare tante pallottoline da 35 grammi, e coprire con uno strofinaccio per evitare che si secchi troppo la superficie (eventualmente oliare leggermente la superficie delle pallottoline.
Lasciar riposare una mezzoretta e poi prenderne una e con le mani appiattirla a disco, lasciando un buchino al centro, più è larga e piatta più si gonfierà in cottura.
Friggerla in olio caldo ma non fumante.
E poi friggere tutte le altre.
Appena fritte, farle scolare prendendole con le pinze dalla padella e poi rotolarle subito nello zucchero semolato.
Vanno mangiate appena fatte, fredde sono buone ma.....non è la stessa cosa che calde...

Ciao Serena... piacere di averti conosciuto e un bacio grande, grande! <3>