giovedì 17 febbraio 2011

Una ricetta per il Santa Lucia: popcorn caramellati.

Ancora una volta qui, ancora una volta di notte, ancora una volta con i miei pensieri… la musica, si la musica, quella non mi abbandona mai…
Vi prego, per piacere, prima di leggere, ascoltate, leggete il testo di questa splendida canzone degli Stadio e guardate il video.





Sorprendimi ...
con baci che non conosco ogni notte
stupiscimi ...
e se alle volte poi cado ti prego
sorreggimi, aiutami
a capire le cose del mondo
e parlami, di più di te, io mi dò a te
completamente ...
Adesso andiamo nel vento e riapriamo le ali
c’è un volo molto speciale non torna domani
respiro nel tuo respiro e ti tengo le mani
qui non ci vede nessuno siam troppo vicini
e troppo veri ...
Sorprendimi ...
e con carezze proibite e dolcissime
amami ...
e se alle volte mi chiudo ti prego
capiscimi, altro non c’è
che la voglia di crescere insieme
ascoltami, io mi do a te e penso a te
continuamente ...
Adesso andiamo nel vento e riapriamo le ali
c’è un volo molto speciale non torna domani
respiro nel tuo respiro e ti tengo le mani
qui non ci prende nessuno siam troppo vicini
e troppo veri ... veri ...
Dai che torniamo nel vento e riapriamo le ali
c’è un volo molto speciale non torna domani
respiro nel tuo respiro e ti tengo le mani
qui non ci prende nessuno siam troppo vicini
e troppo veri ...
Sorprendimi ,sorprendimi ,sorprendimi..


Appena ho visto le foto del video ho pensato a quanto debba essere meraviglioso il rapporto fra madre e figlio, mi sono venuti in mente Albertino e Caris, la sua coraggiosa mamma, e mi sono commossa.

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Albertino, l’ho conosciuto!
E’ un bimbo che desidera volare e lo farà un giorno, certo! Volerà alto!!!
E come lui tanti altri, perché gli angeli esistono, ed in questo caso sono tutti coloro che lavorano al reparto di neuro-fisiologia del Santa Lucia di Roma, tutti coloro a cui questi bimbi tendono le loro manine rosee e paffutelle, a cui si affidano incondizionatamente, a cui dedicano i loro sorrisi…
Il Santa Lucia rappresenta un punto fermo per numerose famiglie che in quest’ospedale vedono, e un supporto, e la speranza per andare avanti, e la consapevolezza dei miglioramenti della condizione dei loro figlioli, e il sollievo delle loro sofferenze.
Come in ogni favola, però, oltre a fate ed angeli esistono i mostri, i draghi cattivi, in questo caso si chiamano tagli, i tagli continui e strazianti che vengono ad essere effettuati irrazionalmente a mo' di scure… il castello Santa Lucia ha rischiato di essere assediato da questi stramaledetti tagli; ha rischiato di chiudere!!!
Il Presidente della Regione Lazio, Polverini, ha assicurato che ciò non avverrà, ma ci vogliono certezze!
Non si può giocare così con il futuro della gente, straziare il cuore di centinaia di famiglie, tarpare le ali di quei meravigliosi bimbi, non si può!!!
NON SI DEVE!!!! Maledizione! NON SI DEVE!!!!
Come possono questi genitori spiegare ai loro figli che “vogliono capire le cose del mondo” che non potranno mai “volare” perché non ci sono fondi…VERGOGNA!!!
Noi foodblogger, nel nostro piccolo possiamo solo appoggiare Caris con tanto affetto, esprimere il nostro sdegno e partecipare a “Una raccolta per il Santa Lucia”, un ricettario che Caris regalerà al reparto di neurofisiologia. Forse è poco, ma io ho imparato che la forza nasce da noi! Sta a noi non lasciarci soggiogare ed andare avanti con le nostre proteste, anche se piccole!
Cara Caris, ti dirò di più, potresti pensare di organizzare anche un mercatino di beneficenza, logicamente di dolci, ognuno di noi sarà ben lieta di inviarti ogni sorta di leccornìa da poter vendereJ magari potrebbe essere un’idea in piùJ
Caro Albertino, fatti preparare immediatamente dalla tua mamma questi, sono buonissimi!!!

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La ricetta dei popcorn caramellati è stata tratta integralmente da questo bellissimo blog di cucina per bimbi , io però, al posto di 150gr di zucchero di canna che non avevo, ho utilizzato zucchero semolato in quantità di 125gr.


Ingredienti :
100gr di mais per pop corn,
3 / 4 cucchiai di olio di semi,
150gr di zucchero di canna,
100gr di burro,
60gr di miele,
un cucchiaino di bicarbonato,
carta da forno.
Fate scoppiare i pop corn mettendoli in una larga pentola con coperchio insieme all’olio di semi, sul fuoco con una fiamma vivace. Non appena smetteranno di scoppiare, togliete dal fuoco e trasferite i pop corn in una larga ciotola. Mettete a sciogliere il burro con lo zucchero e il miele a fiamma bassa per almeno 5 minuti senza fare scurire, si dovranno formare delle bollicine piccole in susperficie, trascorso questo tempo, aggiungete il cucchiaino di bicarbonato e sempre mescolando noterete che il composto si gonfierà e diventerà bello spumoso. Questo è il trucco importante per poter fare in modo che il composto sia leggero e soffice e possa così avvolgere completamente i chicchi scoppiati. A questo punto avete due scelte, la prima se volete formare le palline di pop corn è quella appena il calore ve lo renderà possibile,di prendere un po’ di composto con le mani e accorparlo ben bene, lasciarlo raffreddare e poi decorare a piacere le palline che avrete così formato (rimarranno un po’ gommose quindi non fate palline troppo grandi per non rendere difficoltosa la masticazione). Oppure potete mettere i pop corn su un foglio di carta da forno e cuocerli ad una temperatura bassa di circa 140 /150° muovendoli ogni 5/ 6 minuti fino a quando non avranno perso un colore caramellato senza scurirsi però per non farli diventare amari, occorreranno circa 20 min. Potete aggiungere in questa fase anche noccioline, nocciole o mandorle se volte arricchire la ricetta. Una volta tolte dal forno lasciate raffreddare e dividete i gruppetti di pop corn , potete anche lasciarli interi e decorarli con cioccolato fuso, insomma è qui che dovete liberare la vostra fantasia, quello che farete andrà benissimo e vi allenerete senza difficoltà con questo facile esercizio.

E' inutile dire di partecipare, ognuno deve fare ciò che si sente!
Piccolì, ti abbraccio forte e mi raccomando, quest'estate mi devi "sorprendere" per i miglioramenti che hai compiuto:))))

Un "volo molto speciale" ti aspetta, si chiama vita e la tua sarà bellissima, non temere, ci saranno la tua mamma e il tuo papà a tenerti le mani e volare con te, oltre che il Santa Lucia!
Ecco, mi sono commossa un'altra volta!

venerdì 4 febbraio 2011

I Diamanti di Ducasse "Ammodosuo"

Come brillano questi diamanti!!!:))

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La ricetta originaria è di Ducasse, io l’ ho tratta da lei, che a sua volta s’è rifatta, variandoli leggermente, a lei, quindi, fra i tre, una garanzia assoluta!!! Sisi, avrebbero impreziosito il mio buffet!
Semplicissimi e veloci da fare, deliziosi da mangiare, dal sapore di burro delicato ed elegante e poi quel Lemon Curd di accompagnamento... mhhhh! Solo che ci penso! Quel sapore delicato di burro che si sposava magnificamente con quello del limone...
Sono sicura di essere una delle poche che ancora non conosceva questa cremina inglese; che mi ero persa! Mannaggia a me!!!
Mi sembrava di assaporare una crema un po’ acidula, ma gentile, vellutata e luminosa, ma stabile, dal sapore di caramelle toffee al limone!!!
Che golosa che sono!!!:)))
La prima volta che vidi il Lemon Curd fu da Lety e lei, a sua volta, lo prese dal Cavoletto.
Insomma, una garanzia dietro l’altra dietro questi piccoli e preziosi “Diamanti”.

(Ornellina ne fece anche delle bellissime e “sbrillucicanti” stelline che io non ho fatto)

Ingredienti:
300 gr di farina 00 per Torte (già miscelata ad amido di frumento)
200 gr di burro a pomata
100 gr di zucchero a velo
1 + 1/2 tuorlo
1+1/2 tuorlo da spennellare

Zucchero semolato q.b.
Zucchero Demerara q.b.


Ho setacciato la farina con lo zucchero a velo e vi ho mescolato il burro con la punta delle dita; ho aggiunto la quantità di tuorlo d'uovo necessaria (ne ho aggiunto un mezzo tuorlo in più rispetto alla ricetta originale) ed ho lavorato velocemente l'impasto fino alla giusta consitenza. Ho diviso in 2 la frolla così ottenuta; di una parte ne ho ricavato 2 bastoncini di circa 2 cm di diametro e l'ho messa in frigo, l'altra l'ho stesa immediatamente e l'ho tagliata con la forma per biscotti. Ho spennellato le stelline con il tuorlo messo da parte, le ho cosparse di zucchero semolato e di zucchero di canna, precedentemente mescolati e le ho sistemate sulla placca ricoperta di carta forno.
Ho quindi preso dal frigo i bastoncini, li ho spennellati con il tuorlo e rotolati nello zucchero e ne ho tagliato dei dischetti di circa 1 cm di spessore. Dopo averli sistemati su un'altra placca da forno, ho formato al centro di ciascun Diamantino una cavità, usando il manico di un cucchiaio di legno, senza premere eccessivamente ma allargando un pochino la fossetta.
Infine ho infornato contemporaneamente le 2 teglie in forno ventilato a 190°, fino a doratura.


(Sigrid specifica che, rispetto all’originale, il suo Lemon Curd è più consistente)

Ingredienti:
succo di limone 1dl
buccia di 2 limoni (non trattati)
zucchero 150g
uova 4
burro 100g
fecola di mais 1 cucchiaio abbondante

Lavare i limoni, grattugiare la loro buccia (va benissimo una grattugia tipo da formaggio)e estrarne il succo. Diluire la fecola nel succo. In una ciotola resistente al calore, mescolare il succo, la buccia, lo zucchero, le uova e il burro tagliato a pezzetti, poi collocare la ciotola sopra un pentolino con 3-4 cm di acqua a fuoco medio-basso (deve bollire ma non troppo forte). Mescolare di continuo per una decina di minuti fino a quando la crema si sarà addensata. Versare il lemon curd caldo in uno o due barattoli di vetro, chiudere, lasciar rafreddare e conservare al frigo.

Inoltre Lety consigliava di passare la crema attraverso un colino a trama fine per renderla più setosa, ed io così ho fatto.

Grazie di cuore a tutte quante voi!


martedì 1 febbraio 2011

Su pizzette e pasta da rosticceria.

A voi è mai capitato di cucinare qualcosa per un buffet e poi non riuscire a portare quel “qualcosa” alla festa, perché “spazzolato” immediatamente dai tuoi amici? A me è successo con queste pizzettine.

Pasta da
rosticceria

Veramente le pizzette “incriminate” non erano queste, e neanche questa,

Pasta da
rosticceria

le foto che vi presento, infatti, sono state scattate prima dell’estate, ma l’impasto utilizzato è stato il medesimo.
All’epoca feci anche dei panini e delle ravazzate.

Pasta da
rosticceria

Questo impasto nasce dalla continua voglia di sperimentazione che caratterizza Gennarino e i suoi partecipanti che, questa volta, si interrogavano sul come il cambio di idratazione potesse influire sulla pasta da rosticceria siciliana. Ma si sa, per sperimentare c’è bisogno di un’ottima ricetta di base, e la nostra è stata quella di Cinzietta, presentata da Anita.
Non mi dilungo sul perché e il per come, vi dico solo di andare a leggere qui per prendere visione della ricetta originaria e soprattutto per seguire l’interessante discussione che ne è venuta fuori.
Vi presento il mio modo di procedere, così come lo riportai all’epoca su Gennarino; considerate che ci trovavamo in estate, per cui, i tempi di lievitazione sono relativi ad una temperatura di circa 23 gradi.

PASTA DA ROSTICCERIA modificata da una ricetta di Cinzietta

Mi sono chiesta….si può fare un poolish con acqua e latte insieme? Questa domanda, adesso la rivolgo a voi. Non mi è mai capitato di vederlo, allora per non sbagliare ho utilizzato lo stesso procedimento che Adriano utilizza nella sua Gubana http://profumodilievito.blogspot.com/20 ... feste.html. Ho rischiato, perché immaginavo che la biga a 24 ore, con il caldo, avrebbe potuto darmi
problemi, ma sono stata attenta e tutto è filato liscio. 

Ingredienti totali
500gr farina così miscelata: 330gr farina manitoba Divella/170 farina00 Divella
10gr lievito di birra
70gr strutto
50 gr. zucchero
100gr latte
250gr acqua
15gr sale
mezzo cucchiaino di malto
1 tuorlo e 15gr di latte per spennellare
semi di sesamo qb

Preparazione

BIGA
Il giorno prima della preparazione, alle 18.00 ho preparato una biga che doveva essere a 24h, ma immaginavo che col caldo ci sarebbe voluto meno tempo, infatti dopo 14 ore era pronta. Faceva caldo, invece che 18° gradi ce n’erano 23°. Avrei fatto meglio a mettere un solo grammo di lievito, in modo da diminuire anche la quantità del lievito totale, ma sarà per la prossima volta, sempre se mi troverò a preparare questo impasto in estate. La biga è stata preparata con:
200gr farina
100gr acqua
2gr lievito
presi dal totale.

POOLISH
La sera prima della preparazione, alle 22.00 ho preparato il poolish con:
50gr farina
100gr latte
3gr lievito
presi dal totale.
Ho messo in frigo a 6° per tutta la notte. La mattina alle 6 ho tirato fuori dal frigo il poolish e lasciato a temperatura ambiente fino all'utilizzo, ed ho fatto un lievitino con:

LIEVITINO
150gr farina
150gr acqua
5gr lievito
mezzo cucchiaino di malto
presi dal totale. In due ore era prontissimo.

Alle 8.00 ho miscelato nell’impastatrice i due preimpasti, cioè il poolish ed il lievitino, ho versato poi nella ciotola gli ultimi 100gr di farina. Ad impasto formato ho aggiunto a pezzi la biga, e quando l’impasto era ancora umido ho versato lo zucchero e dopo il sale. Lasciando andare l’impastatrice al minimo, ad impasto incordato ho aggiunto a piccoli pezzi lo strutto. Una volta assorbito il burro ho messo il gancio ed ho fatto incordare definitivamente. Non ho avuto alcun problema ad incordare.
L'impasto formato deve lievitare fino al raddoppio, in ciotola e coperto, per un'ora e tre quarti.
Giunto al raddoppio, ho dato due pieghe del secondo tipo di Adriano e fatto riposare l’impasto coperto con pellicola per 20 minuti.
Ho poi suddiviso l’impasto in 14 pezzetti da 50gr per fare le pizzette, 3 pezzi da 100gr per fare le due ravazzate e tre paninetti. Ogni pezzetto è stato avvolto stretto coi pollici, anche se non sempre con precisione, e sono state fatte palline, 

Pasta da
rosticceria

che per le pizzette ho semplicemente steso e che per le ravazzate col ragù ho invece steso, riempito di carne alla bolognese e richiuso a panino tondo sigillandone la parte inferiore, ho adornato la sommità con un cerchietto di impasto che poi ho riempito di sughetto semplice, libera interpretazione della foto che avevo visto qui http://www.google.it/imgres?imgurl=http ... s%3Disch:1
Ho spennellato con tuorlo e latte in pari quantità e fatto cadere i semini di sesamo.
Non so esattamente se così è la rosticceria siciliana, ditemelo voi, ma sono molto soddisfatta del risultato.
Ecco la mollica dei paninetti fatti appositamente per farvi vedere l’interno, spero che si riesca a notare dalla foto la loro sofficità, non potevo toccarli che rimanevano i buchi lasciati dalle dita.

Pasta da
rosticceria

Per la cottura, ho utilizzato il forno statico sopra e sotto a 180/200° per 15 minuti circa.

Come vedete, con questo impasto potete fare ciò che più vi piace; non ho ancora provato a friggerlo, che so, preparando dei bei panzerotti, ma presto rimedierò e vi terrò informati :)