domenica 18 gennaio 2009

Gli scaldatelli lucani

Gli scaldatelli non sono altro che taralli con semi di finocchio e, secondo me, non c’è biscotto che più rappresenta la tradizione.
Taralli è sinonimo di allegria, del piacere di stare insieme agli amici, della musica del tamburello che ti trascina, delle nostre nonne che impastavano a quattro mani per confezionare chili e chili di biscotti da donare, durante le feste tradizionali, ai loro conoscenti e ai loro cari, di un buon bicchiere di vino.
I taralli lucani, almeno questi, si differenziano da quelli pugliesi per la mancanza di vino nell’impasto; di conseguenza anche la consistenza sarà differente, la fragranza dei tarallini pugliesi verrà sostituita dalla croccantezza. Sono diversi anche nella forma, gli scaldatelli sono più grandi e si sviluppano in lunghezza.

Scaldatelli

Ecco la ricetta.

Ingredienti
500gr farina 00
500gr farina di semola
320 gr acqua
200gr olio extra vergine di oliva
25gr sale
40gr semi di finocchio
1 uovo

Procedimento
Setacciare insieme i due tipi di farina.
Disporre a fontana sulla spianatoia la farina appena setacciata e versare al centro i semi di finocchio e il sale, amalgamare il tutto. Riformare la fontana e versare l’uovo, l’acqua e l’olio, impastare per circa un quarto d’ora, ne uscirà un impasto molto consistente.

Scaldatelli

Lasciare riposare per mezz’ora e nel frattempo mettere a bollire una grande pentola di acqua. Ricavare dei bastoncini di 30/40 gr di peso, circa 23cm di lunghezza, e 1/1,5 cm di diametro. Formare i taralli unendo le due estremità del bastoncino facendo pressione su di esse. La forma non deve essere circolare ma oblunga.

Scaldatelli

Immergere nell’acqua bollente non più di 4 taralli alla volta e saliti in superficie ritirarli con una schiumarola e metterli ad asciugare su di un canovaccio.

Scaldatelli

Mi raccomando, gli scaldatelli potranno essere infornati solo dopo essersi asciugati completamente, passeranno minimo 4 ore.
Cuocere in forno statico sopra e sotto, già caldo, a 200° C fino a quando avranno acquistato un bel colore dorato (circa mezz’ora).
Un consiglio……pucciateli nel vino, ne nascerà un connubio meraviglioso!

Scaldatelli

33 commenti:

  1. che buoni ,io li faccio con il pepe ed a vplte con le mandorle ciao

    RispondiElimina
  2. Io non li ho mai assaggiati, ma sono sicura che mi piacerebbero molto...
    Le foto sono sempre meravigliose.
    Buona domenica!

    RispondiElimina
  3. buoniiiii li adoro!! da provare al più presto! e complimenti per il tuo neonato blog :)

    RispondiElimina
  4. Tinuccia nel leggere le tue ricette noto spesso somiglianze con la tradizione campana....anche noi abbiamo questi taralli con i semini di finocchio...solo che sono un pò più cicciotti nella forma.
    Buona domenica...

    RispondiElimina
  5. gnamm, li mangerei subito. ciao carissima

    RispondiElimina
  6. devono essere uno spettacolo...io adoro gli scaldatelli!!!!ciao

    RispondiElimina
  7. Marcella benvenuta!
    Innanzitutto auguri per il tuo onomastico, anche se in ritardo, e poi posso chiederti come fai i taralli con le mandorle? Mi hai incuriosita molto. Grazie mille:)

    Grazie Carolina, penso anche io che ti piacerebbero:) Sono terribili, uno tira l'altro!!!!! Trascorri una splendida settimana:)

    Sere grazie di cuore:)Se li provi fammi sapere.

    Stella hai perfettamente ragione, abbiamo ricette molto simili. Grazie per la tua visita:)

    Ines, Lallabai vi ringrazio tanto. Buona serata:)

    RispondiElimina
  8. Tinuccia, innanzitutto complimenti per il tuo bellissimo blog...e poi per questi meravigliosi scaldatelli!
    Me ne papperei volentieri qualcuno..................

    RispondiElimina
  9. Ecco con questa ricetta entro definitavamente nella perdizione...mmmm...i taralli che buoni!!!!
    Un bacio
    fra

    RispondiElimina
  10. Tinuccia, è stato bellissimo scoprire il tuo blog!
    Il pane di matera è fantastico, ma gli scaldatelli sono davvero sublimi!
    Complimenti e a presto!

    RispondiElimina
  11. Buonissimi, devono essere sguisiti
    ciao

    RispondiElimina
  12. mamma mia come mi piaccionooooooooooo...
    bravaaaaaaaaa...

    "Al posto dei premi sono arrivati dei meravigliosi abbracci.
    Mi è stato detto che devo distribuirne 10.
    Un abraccio virtuale in segno di amicizia, per te.
    Adesso tocca a te distribuiscine altri 10, includendo chi te lo ha donato."
    (copia e incolla)
    un bacione giulia

    RispondiElimina
  13. Tinuccia che buoni...!Li farò ma senza semi di finocchio
    e complimenti per il blog!

    RispondiElimina
  14. ma che buoni, li ho mangiati a casa di una mia mica pugliesi, sua sorella lavora da un panettiere e mi ha fatto assaggiare quelli, i tuoi sono uguali!!!

    RispondiElimina
  15. Che bello...gli scaldatelli la mia nonna quando le preparava, nella versione pugliese, li metteva ad asciugare e poi si metteva la cesta sulla testa e portava i suoi scaldatelli al forno. Poi si rimetteva tutto nella cesta e si tornava falici a casa proti per gustare queste bonta. La cosa assurda è che si era in molti al forno, molte erano le persone che infornavano pane, biscotti, taralli e ognuno di loro riconosceva la propria roba senza problemi. Non ho mai capito come facessero....grazie per bei ricordi che mi hai fatto tornare in mente. Un abbraccio

    RispondiElimina
  16. nel mio blog c'è una cosa per te....

    RispondiElimina
  17. Cara Tinuccia.... ciaoooooo...... tutto bene?

    Che meraviglia questi scaldatelli!!!!! devono essere buonissimi......

    Tanti bacioni, Ivonne

    RispondiElimina
  18. Bello il tuo blog, Tinuccia.
    Ti ho lasciato un memo sul mio, se ti va passa a prenderlo.
    Ciao
    Bianca

    RispondiElimina
  19. Tinuccia complimentissimi per il blog e poi perchè tra scaldatelli e foto dei calconcelli hai mandato mio marito, da vero melfitano, in brodo di giuggiole...
    ora non ho scuse...dovrò prepararglieli

    RispondiElimina
  20. Tinuccia, che belle foto!! Sanno di casa:)

    RispondiElimina
  21. ciao anch'io sono una nuova kitchen-blogger. sei una vera panettiera!interessante il tuo blog..soprattutto mi fai tornare a quest'estate a Matera..solo 2 giorni e mi sono innamorata!

    RispondiElimina
  22. Simo e io te li darei volentieri tutti. Grazie!

    Fra grazie, anche a me piacciono tanto.

    Grazie Rossa, e io sono felicissima che tu lo abbia scoperto.

    Maria, a me piacciono tanto, se inizio a mangiarli, non mi fermo più.

    Giulia ti ringrazio per il tuo squisito pensiero.

    Grazie Marta, fammi sapere!

    Blunotte grazie mille. Sono felice che li hai potuti assaggiare. Hai visto che bonta?

    Anna grazie per avermi messo al corrente di un tuo ricordo così prezioso. Io non ho avuto la stessa tua fortuna, ma ogni volta che incontro una donna anziana mi fermo e inizio a chiacchierare, e spesso ricorre l’immagine di queste donne che portavano al forno i loro biscotti o il loro pane, soprattutto in occasione di festività quali Natale, Pasqua e matrimoni. Così facendo ho saputo che per distinguere il loro pane esistevano una sorta di timbri con il quale marchiavano le loro pagnotte, per i biscotti non lo so proprio:) Anna ti ringrazio ancora tanto per il tuo contributo! Grazie di cuore:)

    Lallabai grazie, vengo subito.

    Ivy cara, ti ringrazio tanto e ti abbraccio affettuosamente.

    Ciao Bianca grazie. Sono contenta che il mio blog ti piaccia. Vengo subito.

    Anonimo, che brutto chiamarti così:( mi hai fatto ridere tanto. Tuo marito da buon melfitano è abituato a mangiare molto bene, e tu, sicuramente lo accontenterai. Vedi di farglieli questi scaldatelli;) Torna a trovarmi, ti aspetto.

    Rob grazie, era proprio questo quello che cercavo di trasmettere. Sei sempre tanto gentile.

    Grazie Barbara!

    Giò bella Matera, io ci ho vissuto un anno, e ci ritornerei volentierissimo! Grazie per la visita e in bocca al lupo per il tuo nuovo blog!

    RispondiElimina
  23. questi li voglio proprio mettere in cantiere....mi piacciono un sacco, ora con la tua ricetta collaudata posso provarci.....anche la focaccia mi attira molto ...ma mi intimorisce un po'...dici che è fattibile?

    RispondiElimina
  24. GRAZIE GRAZIE GRAZIE!! IO ADORO QUESTI COSINI. NON VEDO L'ORA DI PROVARE A FARLI.

    RispondiElimina
  25. Astro ciao! Si certo, tranquilla, la focaccia è fattibilissima, l'importante è che segui scrupolosamente le precise indicazioni di Adriano e vedrai che non avrai problemi. Se provi gli scaldatelli fammi sapere, mi raccomando. Grazie:)

    La redazione, grazie a te di cuore. Benvenuta:)))

    RispondiElimina
  26. fantastici! assieme al pane di Matera, mi hai ricordato la mia vecchia città e quei meravigliosi profumi.
    una domanda: come faccio ad accorgermi che sono completamente asciutti prima di infornare? e in quel lasso di tempo li lascio semplicemente sul canovaccio? non si crea umidità? grazie mille :)

    RispondiElimina
  27. Ciao anonimo, che piacere avere un lucano nel mio blog. Non preoccuparti, te ne accorgerai dal colore, da bianco diventerà più giallino e poi toccando i tuoi scaldatelli ti renderai conto che la vichiosità iniziale dovuta al bollore andrà persa. Asciugandosi diventeranno più lisci. Quando vedi, dopo un'ora circa, che la parte superiore si è asciugata un pochetto, capovolgili sempre poggiandoli sul canovaccio, vedrai che così non avrai problemi. Continua poi l'asciugatura come da ricetta, falli asciugare in tutto 5 ore. Grazie per la tua visita e fammi sapere. Qualsiasi cosa io sono qua!

    RispondiElimina
  28. Io sono pugliese ma anche da me si fanno seguendo la tua ricetta :) a me piacciono anche quelli al vino, però penso che dipenda anche dalla zona della Puglia.
    Guardando il tuo post mi è venuta voglia di farli.. hihihi..mi metto all'opera :D

    RispondiElimina
  29. Noi però li facciamo senza uova :P

    RispondiElimina
  30. Daphne i vostri taralli sono magnifici, li conosco bene!!!!!!!!!!
    Spesso li faccio anche io seguendo la vostra ricetta:)
    Grazie!

    RispondiElimina
  31. Devono essere stupendi.
    Da me, in provincia di Matera, si usa lo strutto ....

    RispondiElimina
  32. a cosa serve mettere l'uovo nell'impasto?

    RispondiElimina