mercoledì 29 febbraio 2012

FreeRossella


Il colore è vita, è armonia. Ogni emozione o stato d’animo ha, per me, un proprio colore, il silenzio è bianco, il coraggio e la passione sono rossi, la bontà è gialla, la gioia è arancione.

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ROSSELLA URRU, giovane donna di 29 anni originaria della provincia di Oristano, racchiude in sé il rosso, il giallo, l’arancione, è infatti con coraggio, passione, bontà, gioia che ha deciso di spendere la sua vita per aiutare gli altri. Essa coopera con il Comitato Italiano Sviluppo dei Popoli (Cisp) e in quanto tale, da due anni lavora nel campo profughi Saharawi di Rabuni, nel sud ovest dell’Algeria,  occupandosi della distribuzione di rifornimenti alimentari fra donne e bambini… una giovane donna che aiuta altre donne…
I suoi colori sono stati offuscati, ma non certo spenti, nella notte tra il 22 e il 23 ottobre 2011, quando insieme ad altri due cooperanti spagnoli (Ainhoa Fernandez de Rincon, dell’Associazione amici del popolo saharawi, e Enric Gonyalons, dell’organizzazione spagnola Mundobat)  è stata rapita e presa in ostaggio da uomini armati appartenenti all’ Aqmi, gruppo dissidente di Al Qaida per il Maghreb islamico… la loro libertà in cambio di armi e soldi…
Da Dicembre non si hanno più notizie di Rossella e dei suoi compagni, si sa solo che sono prigionieri nel deserto algerino.
Ed ecco che il bianco è sceso su di lei… un bianco “assordante” così come il silenzio che avvolge questa faccenda.
Ed è contro questo silenzio che la rete si è attivata grazie all’iniziativa di Sabrina Ancarola che ha proclamato per oggi il BLOGGING DAY PER ROSSELLA URRU col fine di sensibilizzare i media a parlare di lei e del suo caso, al quale partecipo con grande slancio.
Manteniamo alta l’attenzione su Rossella e i suoi compagni, è nostro dovere!
Così come è indispensabile ricordare i nomi degli altri italiani che stanno vivendo la stessa condizione.
MARIA SANDRA MARIANI che è nelle mani dei suoi rapitori da 13 mesi.
GIOVANNI LO PORTO cooperante rapito a Multan nel Pakistan lo scorso 19 Gennaio.
FRANCO LA MOLINARA,  scomparso il 12 Maggio 2011 nel Nord Ovest della Nigeria dove si trovava per lavoro.
Non sono stato ancora stati liberati i 18 membri dell’equipaggio della nave petroliera Enrico Ievoli rapiti nelle acque dell’Oman il 21 aprile 2011, di cui 6 sono italiani. Si tratta di VALERIO LONGO, LETTERIO LA MAESTRA, AGOSTINO MUSUMECI, VALENTINO LONGO, DANIELE GRASSO e CARMELO SORTINO.

Fortunatamente fra i colori non c’è solo il bianco, c’è anche il verde…quello della speranza!!!



martedì 28 febbraio 2012

Panna cotta al gorgonzola


Ricetta semplice e veloce, ma di sicuro successo per i vostri banchetti.
Da quando, su Gennarino, guardando uno dei tanti splendidi buffet di Claudia, ho scoperto questa meravigliosa panna cotta al gorgonzola, non me ne sono più distaccata.

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Il sapore del gorgonzola, reso più delicato, ma, allo stesso tempo, elegantemente esaltato dal suo dolce matrimonio con la marmellata di fichi e Marsala (utilizzato al posto del Madeira), senza dimenticarci l'apporto delle noci, stupirà i vostri ospiti, così come ha stupito me.
Per dovizia di informazione, sottolineo che Claudia, a sua volta, si era rifatta alla ricetta presente qui.



Ingredienti:
400 ml di panna liquida fresca
200 gr gorgonzola dolce
150 gr gorgonzola piccante
10 g di gelatina
marmellata di fichi
madeira
noci sbriciolate per decorare

Procedimento:
Ammollare la gelatina in acqua fredda.
Mettere in un pentolino la panna ed i due gorgonzola tagliati a cubetti. Scaldare a fuoco basso fino a far sciogliere il formaggio. A questo punto alcune parti verdi del gorgonzola rimanevano troppo grosse, per cui ho omogeneizzato col minipimer.
Aggiungere la gelatina ben strizzata e colare negli stampi.
Mettere in frigo.
Decorare i bicchierini con marmellata di fichi sciolta in un pentolino e diluita con il madeira e delle noci sbriciolate.

Ed anche se è Martedì, vi auguro una splendida settimana!!! :)

lunedì 13 febbraio 2012

Le sfogliatelle ricce lievitate


No, non sono le sfogliatelle ricce tradizionali... Nonò... sono quelle lievitate!!!! Era da tempo che avevo intenzione di provare a prepararle...

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Da quando conobbi questa antica tecnica di sfogliatura lucana per pani e focacce, pubblicata da Penkoleo qui, con la quale a Maschito si produce il Kukul, che io vi proposi qui e che, sempre in Lucania, si utilizza anche per la focaccia coi cicoli qui.
Aspettavo solo il momento giusto, e quale momento migliore di una settimana di vacanza da scuola, causa neve per portare a termine questo folle esperimento??? Grazie neve!!!!!:)))
Condivido il mio pensiero su fb e Ornellina e LauraLau decidono di intraprendere quest’avventura con me! Ma che bello!!!!!!!:)))
Tre pazze squinternate, direi… già preparare le sfogliatelle tradizionali ricce è difficile, figuriamoci se l’impasto è anche lievitato… ma la sfida era troppo grande e la curiosità tanta… però come prima cosa io ho avvisato…è un puro esperimento!!!:DDD Voleva essere con noi anche Patrizia, ma per impegni non ha potuto.
Che dire… un’esperienza troppo carina, ho aperto un gruppo su fb, segreto ovviamente, si, sa i panni sporchi si lavano in famiglia :DDD e da là abbiamo iniziato ad interagire sul cosa e sul come… come ci siamo divertiteeeeeeeee !!!!! E’ bello pasticciare, figuriamoci se poi lo si fa con amiche!!! J))
Detti i “retroscena”, iniziamo a parlare della ricetta vera e propria…di sicuro di non facile esecuzione, meglio specificarlo per rispetto ai miei lettori!!! 
Io cercherò, nel mio piccolo, di essere il più preciso possibile.

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Le sfogliatelle ricce lievitate.

Per il RIPIENO ho utilizzato una ricetta che mi regalò la mia cara Marialinda:

Ripieno sfogliatelle di Marialinda.
Mettere a bollire con un baccello di vaniglia 250gr. di acqua e 250gr di latte più un pizzico di sale.
Quando bolle, levare il baccello, versare 100gr di semolino e cuocere per 5 minuti. Quando è freddo unire un uovo battuto, 200gr. ricotta setacciata, 150gr. zucchero a velo, qualche cucchiaio di crema pasticciera (se vuoi puoi farne a meno, a me piace) cedro e arancia candita, gocce di essenza di cannella a piacere, o fior d'arancio a piacere.
La crema non l’ ho aggiunta, ed ho amalgamato gli ingredienti col frullino. Deve uscire un ripieno bello solido, per cui non lasciate troppo cremoso il semolino, altrimenti in cottura tenderà ad uscire dalle sfogliatelle.
Vi rimarrà sicuramente del ripieno, ma tanto è facilmente riutilizzabile.
Ornella vi consiglia di aggiungere altri due cucchiai di zucchero.


Per l’ IMPASTO DI BASE ho utilizzato quello delle “Briosci cu zuccuru” di Paoletta che trovate qui, ho solo diminuito l’idratazione perché mi necessitava un impasto più duro, altrimenti durante la sfogliatura si sarebbe stracciato tutto; inoltre non ho dato le pieghe dopo la lievitazione.
La modalità di lievitazione utilizzata è stata quella a freddo, quindi13gr di lievito e lievitazione in frigo fino al mattino.  
Per cui..

Ingredienti:
g 250 farina manitoba Lo Conte
g 250 farina 00 (Io Divella) 
g 75 zucchero
g 5 sale
g 50 di strutto
g 13 di lievito di birra
140 ml d'acqua
140 ml di latte
In più aggiungere 150gr di strutto da sciogliere in un pentolino che non dovrete assolutamente mettere nell’impasto, ma spennellare continuamente sulla sua superficie durante tutta la durata della sfogliatura.

Procedimento:
Unire i liquidi che dovranno risultare tiepidi, (mi raccomando che non superino i 37 C° devono avere la stessa temperatura corporea), fare sciogliere in essi un cucchiaino di miele ed aggiungere il lievito.
Se impastate a mano:
Su una spianatoia formare una fontana con le farine setacciate ed al centro fare cadere gradualmente i liquidi in cui avrete fatto sciogliere il lievito. Dopo una rapida impastata, quando ancora l’impasto è umido aggiungere lo zucchero, il sale, e in ultimo, lo strutto gradualmente; continuare ad impastare per circa 10, 15 minuti.
Se impastate con l’impastatrice:
Mettere nell’impastatrice le farine setacciate, i liquidi. Dare una mescolata rapida ed aggiungere lo zucchero quando l’impasto è ancora umido.
Fare andare l’impastatrice per pochi minuti e poi aggiungere il sale; dopo una rapida impastata fare cadere lo strutto in pezzi mentre l’impastatrice è in funzione, in modo da farlo assorbire lentamente. Impastare per 15/20 minuti, fino a raggiungere un impasto liscio e vellutato.
Dividere l’impasto in due parti uguali, mettere a lievitare per 50 minuti in ciotole coperte da carta velina in luogo chiuso.
Porre in frigo per l’intera notte a circa 4 gradi.
Il giorno dopo, fare tornare l’impasto a temperatura ambiente, ci vorrà un’oretta, un’oretta e mezzo, ed iniziare la sfogliatura; sfogliare i due impasti separatamente, per cui non tirateli fuori dal frigo nello stesso momento, ma con uno scarto temporale di mezz’ora l’uno dall’altro.


SFOGLIATURA

Come prima cosa vi consiglio di lavorare su di un ripiano, che sia tavolo o sia il ripiano della cucina, ben unto di strutto. Unte di strutto dovranno sempre essere le vostre mani e soprattutto l'impasto durante l'intera esecuzione. Non utilizzare assolutamente la spianatoia perché il legno tende ad assorbire i grassi e il vostro impasto si attaccherebbe, stracciandosi, se la vedete nelle foto del collage, è solo per motivi di praticità. Io ho lavorato sul ripiano della cucina, quindi ho dovuto operare in orizzontale.
Per la formatura guardare innanzitutto questo video. http://www.youtube.com/watch?v=T1H49KtM3pw
Il concetto di base è formare una sfoglia sottilissima, trasparente, si deve riuscire ad intravedere cosa c’è sotto. Come fare? Per riuscire a spiegarlo al meglio, ne ho fatto un passo, passo, con la plastilina, dato che durante l’esecuzione mi è stato proprio impossibile fotografare; dovevo stare attenta ad altro.

Collage 1

COLLAGE 1:
Foto 1) Prendere l’impasto dalla ciotola, poggiarlo sul ripiano, avrà sicuramente una forma tondeggiante, per cui vi troverete dinanzi ad una pallina che inciderete sulla superficie con un taglio a croce.
Foto 2) Avremo quindi 4 settori, che aprirete sovraelevando i lembi dal centro verso l’esterno in modo da ottenere un quadrato cicciottello;
Foto 3) Allungare il quadrato formando un rettangolo;

Collage 2

COLLAGE 2:
Foto 1)
Come da video, per iniziare ad assottigliare la sfoglia, spargere di abbondante strutto l’impasto in ogni suo punto, alzare i lembi del rettangolo, farlo cadere sull’impasto e fare pressione Pur esercitando pressione, l’impasto non si attaccherà, perché ben unto di strutto, ma si assottiglierà sempre di più.
Foto 2)
Riportarlo, quindi, al punto di partenza e ricominciare con un altro lembo aggiungendo sempre nuovo strutto. E così via per i restanti lembi e per svariate volte.
Foto 3) Cercare di mantenere sempre una forma rettangolare, si dovrà raggiungere una sfoglia sottilissima e trasparente, così per intenderci.

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Non preoccupatevi se si straccerà ai bordi, l’importante è che non si stracci al centro. Nel caso in cui dovesse succedere, cercate di tamponare il tutto e se proprio non ci riuscite procedete senza bloccarvi; non andrà ad inficiare troppo sulla preparazione, anche se la vostra sfogliatura non uscirà bella regolare. Cercate, però, di trattarla con molta delicatezza, sarebbe un peccato!

Collage 3

COLLAGE 3:
Foto 1) Dopo aver unto la vostra sfoglia, ormai trasparente, piegarla in due facendo combaciare perfettamente i lembi;
Foto 2) Tagliare le estremità dei lembi di sinistra, formando una sorta di freccia per facilitare l’arrotolamento della stessa;
Foto 3) Per procedere all’arrotolamento vedere qui l’inizio di questo video che ha trovato Laura e andate a dare una bella occhiata su Gennarino, qui precisamente, troverete utilissime indicazioni per la formatura in generale; come al solito, d'altronde! Come si può notare, la superficie dell’impasto deve essere perfettamente unta di strutto, è fondamentale, lo ripeto e lo straripeto. Badare bene che si deve contemporaneamente arrotolare, tirare ed allargare il rettangolo… sembra difficile, ma oramai l’impasto è così elastico che problemi non ve ne darà.  Trattarlo però, sempre con delicatezza. Alla fine usciranno dei rotoli tipo questi…

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FORMATURA INVOLUCRI SFOGLIATELLE
Porre i rotoli per circa 30/45 minuti in freezer. Una volta indurito l’impasto, tagliare il rotolo a rondelline di 2 cm circa. Laura per la formatura delle sfogliate vi consiglia di schiacciare sul ripiano la rondellina, così come si fa per le pizzette e solo dopo, farla ruotare sul dito per formare l’involucro della sfogliatella a mò di "sombrero". Io mi sono trovata molto bene a seguire i suoi consigli, per cui li riporto a voi. Inoltre ho ritrovato la stessa tecnica su Gennarino, a cui vi rimando, per cui è una garanzia. Una volta fatti gli involucri, riempirli e chiudere la vostra sfogliatella.
Qui, un interessantissimo video, proposto da Ornella, circa la formatura, prodotto dalla cara Luciana, che ringrazio di cuore, e qui la sua ricetta delle tradizionali sfogliatelle ricce con un passo, passo meraviglioso! Grande Luciana!!!!!
Insomma, un post carico, carico di amiche... che cosa bella!!!!!!:))))))))))

Ecco le mie pronte per essere infornate…

Una volta formate, porle in uno stampo rivestito da carta forno, coprirle con carta velina e farle lievitare per circa mezz’ora. Spennellare con uovo intero e battuto e cuocere a 200c° forno ventilato per 10/15 minuti in base alla loro dimensione, a me ne sono uscite di varie dimensioni, da quelle mignon a quelle medie. Devono essere belle dorate, quasi scurette.
Ma come sarà il loro sapore e la loro consistenza da cotte?
Vi riporto le parole di Laura, io meglio non saprei descriverle…

“Sono spet-ta-co-la-ri!!! Sotto i denti vogliono essere croccantine come le ricce, ma al morso sono morbide tipo le frolle... una doppia personalità! E un profumo che non vi dico...”

E ora vi faccio vedere l'interno!

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Le sfogliatelle di Ornella e il suo simpaticissimo resoconto, circa l'esperienza fatta, potete trovarli qui

Il procedimento e le sfogliatelle di Laura qui

Grazie mie care Ornella e Laura, mi avete fatto trascorrere dei momenti piacevolissimi, carichi di allegria e di affetto!!!! Vi abbraccio e alla prossima avventura!!!!!!!!!!